
Un evento discreto, all’interno del grande Palazzo Marini, che ha visto avvicendarsi l’On. Irene Manzi, la scrittrice Cristina Babino (curatrice e autrice del volume), Luca Bartoli (Editore), Alessandro Seri (poeta e direttore editoriale) a presentare il lavoro di diciassette scrittrici marchigiane che raccontano le Marche, viste sotto il profilo dell’attualità e della storia.
“Dal racconto alla prosa d’arte, dal saggio breve alla scrittura della contemporaneità, per un progetto corale che interpreta un territorio tra bellezze e ferite, ne indaga le eredità culturali ed artistiche, unisce il vissuto e la memoria allo slancio verso il futuro.”
L’atmosfera, nel cuore di una Roma pluriaffollata e vorticante per gli eventi civili e religiosi contemporanei, era quella raccolta e quasi pudica dell’evento culturale, per un libro assolutamente originale, una voce forte della nostra Regione, la somma di più proposte e prospettive artistiche che tendono a imporsi col carattere tipico della marchigianità: terra di confine ma anche eco profonda della poliformità della Nazione, nella riservatezza e nello slancio, nel pudore e nel senso profondo e originario del suo peculiare valore.
Propongo un estratto dal capitolo “Crivelli e la grazia del Piceno” scritto da me.
"Aspetto
con incalzante tremore-curiosità-suspence la vista del Trittico di Montefiore
dell’Aso. Aspetto da Crivelli una sorta di ultima parola, un segno definitivo,
un’aureola su questo nostro tempo sospeso a dialogare con la sua povertà. I
cammini pittorici di Carlo hanno disegnato nel mio paesaggio interiore la
fantasia dell’arabesco, come la storia di un amore perfetto in una corolla di
umane vicissitudini.
Il mio viaggio prosegue lontano dalla costa, in un interno che è come un altro modo di stare nella vita, un trapassato remoto ancora vivo in strade che arrancano sui colli, rasentano aspre vegetazioni, si sporgono su visioni di paesaggi che invitano a una pace. Un sogno fatto di verde cupo percorre queste valli, dove il torrente Menocchia scorre tra follie di pioppi, in un’ansa piccola dov’è silenzio anche il suo mormorio… La strada prosegue nella pianura come in una barca fra colli e paesi irti come prue, crocchi di case intorno ad una chiesa ferma da secoli a guardarsi intorno. Sono immersa e invasa, dal moto dei tornanti che improvvisamente amplificano il cammino e si smarriscono in labirinti d’erbe selvagge, piccole rupi abitate da cortei di alberi, lontano il mare come uno specchio azzurro, in quest’ora del giorno in cui le piccole alture vedono inarcarsi i raggi di sole rimasti alla giornata.
Il museo si raggiunge attraverso strade antiche, strette che scendono dalla piazza principale, e immergono in un tempo distante, colore dei vecchi mattoni che vestono le case, tra selciati e piante di fiori vicine alle porte, al silenzio in cui si va penetrando lentamente.
Sono sola davanti al capolavoro. L’immagine della Maddalena prende tutta la mia attenzione: una meraviglia inaudita.
Nella piccola stanza dal soffitto a capriate, c’è solo un sedile lungo dove mi appoggio sopraffatta da uno stupore che è come la nebbia disturbata di un ricordo. Aspettavo quest’incontro, perché Lei mi raccontasse di sè qualcosa di ancora sconosciuto. Eccola nel suo millenario silenzio, parlare a chi guarda con l’occhio del profilo sinistro che sembra colto in fallo, smarrito nel disegno perfetto di tutta la testa bionda cerchiata da una coroncina di perle che scendono sulla fronte, sotto un velo che aleggia sul fiotto dei capelli. Il volto è chiuso in una domanda, che è un invito, un richiamo a seguire la sua scia ineffabile..."
[...]
Il mio viaggio prosegue lontano dalla costa, in un interno che è come un altro modo di stare nella vita, un trapassato remoto ancora vivo in strade che arrancano sui colli, rasentano aspre vegetazioni, si sporgono su visioni di paesaggi che invitano a una pace. Un sogno fatto di verde cupo percorre queste valli, dove il torrente Menocchia scorre tra follie di pioppi, in un’ansa piccola dov’è silenzio anche il suo mormorio… La strada prosegue nella pianura come in una barca fra colli e paesi irti come prue, crocchi di case intorno ad una chiesa ferma da secoli a guardarsi intorno. Sono immersa e invasa, dal moto dei tornanti che improvvisamente amplificano il cammino e si smarriscono in labirinti d’erbe selvagge, piccole rupi abitate da cortei di alberi, lontano il mare come uno specchio azzurro, in quest’ora del giorno in cui le piccole alture vedono inarcarsi i raggi di sole rimasti alla giornata.
Il museo si raggiunge attraverso strade antiche, strette che scendono dalla piazza principale, e immergono in un tempo distante, colore dei vecchi mattoni che vestono le case, tra selciati e piante di fiori vicine alle porte, al silenzio in cui si va penetrando lentamente.
Sono sola davanti al capolavoro. L’immagine della Maddalena prende tutta la mia attenzione: una meraviglia inaudita.
Nella piccola stanza dal soffitto a capriate, c’è solo un sedile lungo dove mi appoggio sopraffatta da uno stupore che è come la nebbia disturbata di un ricordo. Aspettavo quest’incontro, perché Lei mi raccontasse di sè qualcosa di ancora sconosciuto. Eccola nel suo millenario silenzio, parlare a chi guarda con l’occhio del profilo sinistro che sembra colto in fallo, smarrito nel disegno perfetto di tutta la testa bionda cerchiata da una coroncina di perle che scendono sulla fronte, sotto un velo che aleggia sul fiotto dei capelli. Il volto è chiuso in una domanda, che è un invito, un richiamo a seguire la sua scia ineffabile..."
[...]
Indice del volume
Introduzione.
Una regione al femminile plurale
di Cristina Babino
di Cristina Babino
Dentro un
orizzonte di colline e altre prose
di Franca Mancinelli
di Franca Mancinelli
Cruna e
cammello. Il canto di Ancona
di Maria Angela Bedini
di Maria Angela Bedini
Garden Party
di Lucia Tancredi
di Lucia Tancredi
Sforzacosta.
Il lager dimenticato
di Caterina Morgantini
di Caterina Morgantini
La casa
delle iris
di Maria Grazia Maiorino
di Maria Grazia Maiorino
Ci vogliono
solo dieci minuti
di Alessandra Carnaroli
di Alessandra Carnaroli
La violenza
di genere nelle Marche e l’arte di comunicare
di Cristina Babino
di Cristina Babino
Il distretto
culturale evoluto “Urbino e il Montefeltro”. Realizzare l’ideale
di Anuska Pambianchi
di Anuska Pambianchi
Sbarcare il
lunario
di Natalia Paci
di Natalia Paci
Viaggi minimi
con Luigi Di Ruscio
di Luana Trapè
di Luana Trapè
Dolores Prato.
Il paesaggio che accade
di Eleonora Tamburrini
di Eleonora Tamburrini
Scataglini legge
“Tre circostanze”
di Elena Frontaloni
di Elena Frontaloni
In mezzo sta
il gatto (Lotto, me e altro)
di Renata Morresi
di Renata Morresi
Crivelli e
la grazia del Piceno
di Enrica Loggi
di Enrica Loggi
Osvaldo e
Nanny. L’amore di una vita e oltre
di Daniela Simoni
di Daniela Simoni
Operetta morale.
Dialogo di un attore di teatro e di un passeggere
di Allì Caracciolo
Dialogo di un attore di teatro e di un passeggere
di Allì Caracciolo
Indizi di
consistenza
di Maria Lenti
di Maria Lenti
Il libro è disponibile presso le migliori librerie della Regione,
e on line su: http://www.vydia.it/
Nessun commento:
Posta un commento